collettivo difesa litorale carsico Rotating Header Image

Centrale, 500 firme contro il carbone

da Il Piccolo VENERDÌ, 07 DICEMBRE 2012 Pagina 23 – Gorizia-Monfalcone

Raccolte in poche ore dal Collettivo difesa litorale carsico e da “Bisiacaria in movimento”: «La petizione andrà avanti»

di Laura Borsani Hanno messo in fila quasi 500 firme in una giornata, quella di San Nicolò, per dire “no” al “tutto carbone” della centrale di A2A. La petizione è stata proposta dal Collettivo per la difesa del litorale carsico e da Bisiacaria in Movimento, che, con tanto di banchetto in piazza della Repubblica, ha raccolto il dissenso e la preoccupazione non solo dei monfalconesi, ma anche dei residenti dei comuni limitrofi del mandamento. La petizione “Una firma per la salute dei nostri figli, una firma per il futuro”, ha così proposto ai cittadini una precisa presa di posizione: «No alla riconversione a carbone, no all’incenerimento di rifiuti o biomasse – si legge nell’intestazione -. Nella centrale termoelettrica di Monfalcone chiediamo venga rispettato il protocollo d’intesa con Regione, Provincia e Comune del 2004 che prevedeva la dismissione dei gruppi a olio combustibile, con la realizzazione di due nuove turbine alimentate a gas». Nel volantino, il Collettivo e Bisiacaria in movimento evidenziano: «Il carbone pulito non esiste. Il carbone è il maggior responsabile dell’aumento dell’anidride carbonica. L’Isontino e la Bassa hanno già pagato con il carbone. È ora di dire basta». Si è scesi in piazza, dunque, per mobilitare la gente che in una sola giornata ha risposto numerosa. «L’iniziativa – ha spiegato Brian Harland, attivista di Bisiacaria in movimento – è un’azione assieme al Collettivo per la difesa del litorale carsico e vuole essere apartitica, nel perseguire la salvaguardia del territorio. La questione legata ai piani di sviluppo della centrale è un tema che riguarda e coinvolge non solo Monfalcone, ma l’area del mandamento. A testimoniare l’attenzione dei cittadini è proprio il fatto che a firmare la nostra petizione sono stati anche residenti dei comuni limitrofi. Si tratta pertanto di un problema che va inquadrato in un contesto molto più ampio, per il quale è importante altresì coinvolgere tutti i Comuni interessati e i diversi livelli istituzionali». L’attivista di Bisiacaria in movimento aggiunge: «Abbiamo spiegato il significato e il contenuto della nostra petizione. Abbiamo riscontrato l’interesse e soprattutto la preoccupazione dei cittadini». Quanto alla sigla del recente protocollo d’intesa tra il Comune di Monfalcone e A2A, per l’istituzione di un Tavolo tecnico di monitoraggio ambientale, viene evidenziato: «I costi del tavolo e delle eventuali analisi saranno coperti da A2A: in questo modo, il “controllato” pagherà i “controllori”». Cinquecento firme e la petizione continua: «Procederemo a raccogliere ulteriori sottoscrizioni – ha osservato Brian Harland -: ogni mercoledì saremo presenti con un banchetto e ci sposteremo anche nei comuni vicini».

One Comment

  1. Alberto ha detto:

    Salve!
    Potete fornirmi i moduli per le raccolta firme, in modo che possa aiutarvi a raccoglierle attraverso amici/banchetto partito politico??