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FUORI BORDO

  FUORI BORDOFincantieri è la grande industria di Stato famosa nel mondo per la costruzione di grandi navi, comprese quelle da crociera. Ha 8 cantieri sparsi tra nord e sud Italia, alcuni sarebbero da ristrutturare, ma bisogna fare i conti con la crisi che fa diminuire le commesse e dunque l’occupazione. Per questo l’azienda e i sindacati, tranne la Fiom, hanno firmato accordi che prevedono di far scattare la mobilità e la cassa integrazione per 3.640 lavoratori su un totale di circa 8.000 dipendenti. Ma poi ci sono anche le migliaia di ditte d’appalto impiegate in tutti i cantieri. Quando lavorano a pieno ritmo impegnano altri 30/40mila lavoratori. Ma forse non sempre rispettando le regole. Per questo ci sono inchieste aperte a Gorizia e Marghera perché alcune ditte avrebbero evaso il fisco e sfruttato i lavoratori. Giovanna Boursier è andata a vedere quello che accade in alcuni di questi cantieri, per esempio a Monfalcone, un cantiere strategico per l’azienda, pieno di ditte che lavorano in appalto e subappalto. A chi appartengono queste ditte? Poi è andata anche a Genova Sestri, dove stanno completando la costruzione di una nave e dove scarseggiano le commesse. Ma a Sestri Ponente c’è da fare i conti anche con lo spostamento degli stabilimenti. Il cosiddetto ribaltamento a mare,di cui si discute da anni, è ancora alle fase della progettazione e verrà finanziato dallo Stato per circa 70 milioni, anche se Fincantieri non ha dato la garanzia di mantenere in piedi i suoi stabilimenti. Report è andata a vedere anche dove sono finiti e come vengono conservati i traghetti della Tirrenia, altra azienda pubblica in crisi e commissariata.

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