collettivo difesa litorale carsico Rotating Header Image

CHI SIAMO

Il Collettivo difesa litorale carsico è un comitato sorto con lo scopo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio ambientale del litorale carsico.

Il Collettivo difesa litorale carsico si costituisce come assemblea popolare di resistenza contro la costruzione del Treno ad Alta Velocità, i rigassificatori e tutto ciò che danneggia o minaccia il territorio ma anche contro l’attuale sistema neoliberista, di cui il TAV è emblema, che in nome degli interessi economici di un’esigua minoranza rappresentata dai poteri forti sfrutta le persone e la natura.
In coerenza con i propri obiettivi e nell’intento di rafforzare la propria incisività il Collettivo stabilisce i seguenti punti come elementi che ne definiscono l’identità e le pratiche di lotta:

  • Il Collettivo si basa sulla democrazia diretta ed assembleare come metodo socio politico di organizzazione e di rapporti tra le persone, in cui non esiste il meccanismo della delega politica, bensì quello della diretta partecipazione degli individui alle decisioni assunte. Pertanto, la partecipazione nel Collettivo è individuale e ciascuno non rappresenta altri che sé stesso, a prescindere da ogni sua possibile partecipazione in altre associazioni, comitati, partiti, sindacati o movimenti.

  • Fermo restando la libertà individuale di espressione ed azione, tutte le azioni compiute e le dichiarazioni rilasciate a nome del Collettivo devono essere discusse e decise in assemblea, questo per rispetto al principio assembleare ma anche per evitare possibili strumentalizzazioni del comitato stesso.

  • Dalla valorizzazione del percorso storico già intrapreso da comitati in tutta Italia, si evidenzia che i tavoli di concertazione o commissioni di viabilità dell’opera sono stati sempre utilizzati dai partiti politici quale strumento di recupero delle lotte popolari. Per questa ragione, il Collettivo rifiuta a priori la possibilità di prendere parte a qualsivoglia tipo di iniziativa volta a mediare tra le posizioni favorevoli e contrarie al TAV, dato che l’obbiettivo del Collettivo è la paralisi dell’opera e su ciò non è possibile compromesso alcuno.

  • Il collettivo è un’entità politica indipendente tanto da partiti come da istituzioni, e come tale il raffronto si deve basare nella netta separazione da questi.
    Si contempla la possibilità di collaborare con le istituzioni solo nel caso in cui queste si schierino apertamente e concretamente contro il TAV, i rigassificatori, le nocività e il sistema che a questo sottende. (qui o all’inizio spiegare cos’è il “sistema TAV”)

  • Il Collettivo fa propria la difesa dei beni comuni, intesi come beni collettivi la cui fruizione non può e non deve essere vincolata a logiche di mercato. La lotta contro la costruzione del TAV costituisce un baluardo nella difesa del territorio, bene che, nel caso l’opera venisse realizzata, verrebbe non solo sottratto alla fruizione collettiva in beneficio di pochi, ma subirebbe un deterioramento irreversibile a causa del devastante impatto ambientale dell’opera.

  • Il Collettivo fa propri i principi di solidarietà e mutuo appoggio come elementi fondanti di un sistema di relazioni tra persone e gruppi svincolato dall’utilitarismo economico e dalle deleghe istituzionali, ma anche quali strumenti fondamentali che, mediante la condivisione di esperienze e il sostegno reciproco tra realtà in lotta, permette il rafforzamento di queste ultime e favorisce il raggiungimento degli obiettivi di difesa del territorio.

  • In quanto assemblea popolare di resistenza, il Collettivo fa propria l’eredità della Resistenza storica contro il nazifascismo, che fu lotta per la libertà dei popoli e dei territori e per la rivoluzione sociale, alla quale ci sentiamo accomunati nell’attuale lotta al fascismo di stato che sfrutta e militarizza il territorio e che reprime ogni forma di dissenso e di opposizione che gli impedisca di imporre gli interessi dei poteri forti. Pertanto il Collettivo respinge ogni e qualsiasi forma di infiltrazione di soggetti che sono riconducibili a gruppi della destra neofascista.