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Sulla variante di Dignano e la malapolitica

Vorremmo censurare con questo intervento il piglio decisionista mostrato dell’assessore Santoro sul progetto della variante di Dignano. Un progetto, a suo dire, indiscutibile e caldeggiato dall’assessore che ne auspica la realizzazione in tempi brevi. Come dimenticare la Presidente della Regione Debora Seracchiani quando assicurava, in campagna elettorale, che la variante di Dignano era un opera da eliminare visto l’incongruenza costi/benefici?

A distanza di pochi mesi rivediamo una storia già vista: ” il qua lo dico qua lo nego” della classe politica. Non bastano gli oltre cinquemila voti dei cittadini indignati dal progetto dove la speculazione è di un evidenza macroscopica, non basta tutto il lavoro del comitato per cercare altre strade dove il minor impatto ambientale si coniuga con un consistente risparmio economico, tutto inutile per il governo di una regione stremata dalla crisi e dalle difficoltà economiche. Si taglia la spesa sanitaria ma di strade, rotonde,scavalchi e ponti non si può fare meno. Ci si indebita con la Cassa Depositi e Prestiti me si prosegue con le ditte tondino e cemento.

Si esulta per l’Oscar dato alla” Grande Bellezza” ma non si trovano i 500 mila euro che servono per comprare il Sentiero Rilke, dove l’incomparabile bellezza della baia di Sistiana descritta nelle Elegie è sfregiata da Porto Piccolo.

Una regione la nostra che dovrebbe essere esempio di cambiamento per il resto del Paese perchè la nostra Presidente fa parte del gruppo dirigente vicino al presidente del consiglio, giovane rottamatore della vecchia classe politica. Se il buon giorno si vede dal mattino siamo in una botte di ferro.

Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico. Monfalcone.

2 Comments

  1. franca pradetto battel ha detto:

    Franca Pradetto è scesa al mare nel lontano 1976 e all’età di soli 19 anni faceva già parte del Comitato in difesa della baia di Sistiana e di Porto Piccolo.
    Franca ha cominciato ad interessarsi del Tagliamento e della sua tutela negli anni 90 e insieme a molti cittadini residenti nei paesi rivieraschi contrari alle casse di espansione, contenitori piazzati nel medio corso in zona SIC, ha contribuito a far nascere un Comitato di persone che si interessa degli aspetti naturalistici e delle problematiche esistenti lungo tutto il corso del fiume vedi sito http://www.assiemeperiltagliamento.org
    il comitato “Assieme per il Tagliamento” ha raccolto 12.000 firme contro le casse di espansione lavorando attivamente per molti anni non solo a livello regionale ma anche presso il MInistero dell’Ambiente e alla Commissione Europea. tutto ciò ha reso possibile che tale scempio fino ad oggi non venga realizzato.
    Franca insieme al Comitato che presiede ha organizzato molte occasioni di incontri per informare i cittadini sulla possibile realizzazione dell’autostrada Carnia Cadore, un intrastruttura piazzata nell’alto corso delTagliamento che crerebbe uno sfregio inestimabile ad un ambiente frà i più belli della nostra montagna. Questo comitato di oppone alle gare automobilistiche tipo italianbaia e moto che scorazzano nelle golene perchè distruggono le isole naturali e disturbano gli abitat naturali di specie animali protette ed ha più volte manifestato per dimostrare la propria disapprovazione verso le istituzioni che permettono questi raid sul fiume.
    Inoltre puntualmente presenta osservazioni contro le concessioni per le costruzioni delle centaline che continuamente vengono piazzate sul fiume creando chilometri di secca che hanno causato una perdita enorme di flora e fauna che piano piano si sono estinte proprio per mancanza di acqua che continuamente viene prelevata per altri interessi senza rispetto del minimo deflusso vitale che serve per la coservazione naturale delle specie.
    Franca insieme al comitato ha fatto le battaglie contro i prelievi selvaggi delle ghiaie nel basso corso che hanno causato un dislivello dell’alveo di 4 metri rispetto alle golene che permette alle acque di non esonare e quindi di correre più velocemente a valle.
    Franca non ha mai sottovalutato la sicurezza al rischio alluvioni delle persone che risidenono nei paesi rivieraschi interessati dagli allagamenti e per questo ha organizzato diversi momenti di confronto frà i quali il convegno nazionale su quali soluzioni per il tagliamento che ha visto partecipi esperti frà i più noti al mondo.
    Assieme per il Tagliamento ha realizzato un documentario “Tagliamento, fiume da amare e rispettare” che è stato premiato a livello Europeo e che quest’anno è stato presentato e visto da più di 20.000 persone.
    “Assieme per il Tagliamento” è un comitato che collabora con tutti i comitati che si interessano dell’ambiente i quali sanno perfettamente dove abita Franca Pradetto, sanno che Franca non abita nella zona delle casse di espansione, che non abita a Sistiana, che non abita a Forni di Sotto, o in Carnia, nemmeno a Morsano, e neanche a Latisana e sanno anche che abita a Dignano come altre persone dove guarda caso “chissà perchè” dovrebbe essere realizzata la variante di Dignano.
    E allora Franca si chiede…. ma dove abiterà mai colui che scrive tanto con lo scopo di screditare il lavoro costante che finora è stato fatto? Certo colui che scrive, come l’ex sindaco, ha deciso di vivere in centro dove anni fa i flussi di traffico erano piuttosto alti ma non tanto da giustificare una variante stradale da 15 milioni di euro al chilometro, molto impattante per il territorio per togliere un traffico pesante ormai calato del 70%. Alla variante di Dignano sono contrari non solo franca pradetto ma 5526 cittadini di questa regione che chiedono di stoppare questo progetto che prevede due bretelle dal costo totale di 42 milioni di euro collegate ad un ponte che risale al 1921 che non è a norma. La variante di dignano peraltro verrebbe piazzata in un area golenale considerata indispensabile per scongiurare gli eventi di piena dal piano idrogeologico di bacino.

    E’ paradossale che si vogliano costruire contenitori, tipo le casse di espansione o dighe varie per trattenere le acque del fiume a monte e poi costruire strutture negli spazi di pertinenza fluviale che ostacolano il deflusso naturale delle acque.

    Le soluzioni proposte dai comitati sono molto più semplici come, ad esempio, obbligare i mezzi pesanti a percorrere l’autostrada. Risparmiare 15 milioni di euro da destinare, ad esempio, all’edilizia scolastica non sembra sensato?
    La Serracchiani era stata messa al corrente e aveva visto questo progetto folle prima delle elezioni e in campagna elettorale lo aveva bocciato tassativamente, perchè ha cambiato idea?

    Risposta attesa da 5526 cittadini che in questa regione assistono e pagano per i continui disastri causati dai dissesti idrogeologici dei territori provocati da chi molto spesso tiene il cervello spento mettendo a rischio la sicurezza delle popolazioni rivierasche.

    Alla Serracchiani diciamo anche che la riterremo responsabile qualora altre persone dovessero perdere la vita a causa di alluvioni come quelle del 1966 per aver permesso la costruzione di infrastrutture negli spazi che servono al fiume per esondare in caso di piena.

    saluti franca pradetto presidente del comitato “Assieme per il Tagliamento”

  2. Andrea ha detto:

    Ma la signora Franca Pradetto Battel, dopo essere andata a trovare la signora Ira Conti sulle montagne della Carnia, è venuta a piangere il morto anche al mare?

    Sapete dov’è la casa della signora Franca Pradetto Battel? Mi risulta sia a Dignano in via Lorenzo Banfi 21.

    Andate su http://suap.friulicollinare.it/maps/web/index.php?comune_id=7 e poi magari su Google Street View: vi farete un’idea un pò più chiara di cosa stiamo parlando e del perchè la signora Franca Pradetto Battel si prodighi così tanto a difendere il Tagliamento (o la quiete di casa sua?) dalla variante di Dignano.

    Venite a farvi una passeggiata a Dignano, magari tra le 7 e le 8 di mattina quando i ragazzi vanno a scuola, poi vi sedete a riposare sui gradini della chiesa e vi fumate un pò di scarichi di autoarticolati (ci sono anche quelli austriaci, che preferiscono passare di quì piuttosto che farsi la A28/A4/A23). E’ meglio che vi portiate i tappi per le orecchie.

    Prima di scrivere articoli del cavolo e parlare di malapolitica, speculazione, tondini e cemento, accendete il cervello e informatevi con obiettività, perchè molte volte voi dei comitati fate la figura degli ambientalisti ottusi, che si stracciano le vesti per qualche albero abbattuto ma se ne fregano alla grande della gente in carne e ossa!

    p.s.: per fortuna che la Serracchiani il cervello lo accende ed è capace di cambiare idea…