Il Piano energetico regionale puntualizza come il sensibile calo della domanda d’energia, che sembrerebbe permanere anche nei prossimi anni, mette in crisi la produzione attraverso le centrali termoenergetiche convenzionali (A2a di Monfalcone).
Le centrale di Monfalcone produce attualmente 310 MW e solo il 25% del prodotto serve per il fabbisogno regionale. Una vera inezia produttiva se paragonata alla centrale di cogenerazione di Torviscosa che produce la bellezza di 771 MW netti che restano in loco.
Si potrebbe chiudere? Certo, se si calcolano i costi /benefici di una centrale sessantennne che si nutre di carbone e biomasse, collocata in un territorio massacrato come il monfalconese, che ha pagato l’insediamento dell’industria pesante con la vita dei suoi cittadini e con la distruzione paesaggistica, la chiusura dovrebbe essere logica conseguenza in un Paese normale, salvaguardando i posti di lavoro. (altro…)