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Centrale

Domenica 5 ottobre la centrale A2a era in festa! Grazie al contributo della locale Pro Loco aveva organizzato una festa con musica e cibo ( a pagamento) e visita centrale.
La visita me la sono risparmiata, ho però ascoltato la presentazione dell’ingegnere preposto.
In sintesi: la centrale va e andrà avanti a carbone, tutelerà la salute con filtri e denitrificatori, perchè la produzione di energia con il carbone costa meno di qualsiasi fossile.
Hanno avuto il permesso da parte del ministero di riciclare le ceneri da combustione che da rifiuto sono diventate materiale per l’edilizia ( ci guadagnano anche con le ceneri combuste).
Il 10% di energia i signori di A2a possono produrlo con le biomasse (oli industriali, sottoprodotti del legno, farine animali ecc…).Dal 2008 non si usano perchè non è giunta a compimento l’indagine dell’antimafia sul traffico illecito di rifiuti. Quando l’inchiesta sarà conclusa A2a ripartirà con la produzione di energia da scovazze (grazie Giorgio Brandolin!) Domanda: il potere energetico delle biomasse è molto inferiore a quello prodotto dal carbone, quale traffico ci sarà quando si riprenderà ad usare questo sotto prodotto?
Il prezzo dell’energia è molto alto per noi cittadini perchè si è investito nelle energie alternative, queste energie coprono la parte centrale della giornata ma costano tanti soldi nelle bollette, per avere una riduzione dell’importo si dovrebbe lasciar perdere le fonti alternative e usare solo carbone.
Pur ammettendo che non esiste un piano energetico nazionale l’ingegnere sosteneva che il FVG non ha l’autosufficienza energetica e che il 10% ( questa percentuale ricorre in qualsiasi discorso su qualsiasi tipo di fossile, deve essere un totem! ) viene acquistato in Francia dal nucleare.
L’ingegnere ha escluso l’uso del gas per la centrale richiamando il grafico del costo dei fossili che dimostrava come il gas sia economicamente improponibile. Gas,che a loro giudizio va benissimo per il progetto del rigassificatore, e che si rivelerà un ottimo investimento per ridurre del 10%  il prezzo alle imprese che lo usano, ma la centrale va avanti a carbone.
Il carbone usato a Monfalcone, diceva l’ingegnere, proviene dalla Russia e dall’Uraguay ( Ilaria del Zovo ha avuto notizia che il carbone usato non è Russo ma Ucraino,fa un po’ differenza no?)
Ovviamente tutto è a posto,la qualità dell’aria è quasi buona e le aziende del territorio sono solo in minima parte responsabili dell’inquinamento del monfalconese.
Resta il punto di domanda sul progetto da 350 MW ex novo presentato dalla società in sostituzione della parte ad olio combustibile e poi, apparentemente, accantonato. Se quel progetto passa con una valutazione di impatto ambientale la società A2a si trova in possesso di una centrale che potenzialmente può produrre 700 MW di energia con carbone e biomasse. Mettere sul mercato cinese o indiano un gioiellino del genere potrebbe rivelasi un buon affare?

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