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Riconversione A2a Sel e Collettivo litorale attaccano il sindaco

da Il Piccolo del 25 settembre 2012  Pagina 28 – Gorizia-Monfalcone

Iacono: chiarezza sui piani e coinvolgimento degli abitanti

Il Cdlc: Altran delega a un tavolo tecnico di cui non si sa nulla

SINDACATI: Venerdì l’incontro con l’azienda a Brescia


Gli investimenti di A2a per la centrale saranno al centro di un incontro, venerdì a Brescia, fra i sindacati e il gruppo lombardo. In quella sede Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil si attendono che A2a illustri «un concreto piano di sviluppo debitamente finanziato, che preveda la sostituzione dell’attuale impianto obsoleto». E in caso di risposte elusive o dilatorie sono pronti a proclamare una giornata di sciopero, in base al mandato ricevuto dai lavoratori

Si infiamma la polemica politica sulla “riconversione” a carbone della centrale elettrica di A2a. Dopo la netta presa di posizione del Prc (che siede in giunta con il Pd) che, attraverso il segretario Emiliano Zotti, ha annunciato di «prendere in considerazione solo le proposte avanzate in modo trasparente e con il coinvolgimento della popolazione», anche Sel e il “Collettivo difesa litorale carsico” attaccano il sindaco Altran. Rifacendosi alla comunicazione fatta in aula dal primo cittadino, venerdì scorso, sul tavolo tecnico ambientale da attivare con gli enti deputati alla sorveglianza sulle emissioni, e alla posizione del Prc citata più sopra, il consigliere Giovanni Iacono (Sel) si chiede «qual è la politica della giunta su A2a? C’è un accordo siglato all’improvviso ad agosto, quando da mesi chiediamo di discutere in aula, e se sì cosa prevede? Dovrebbe o no – prosegue Iacono – essere discusso in Consiglio e reso pubblico? O qualcuno già ne ha una copia, e se sì come?». Iacono ricorda che Altran si è presentata ai cittadini con un accordo di coalizione con Rifondazione e Idv. «Ma quale programma su A2a aveva la maggioranza, visto che oggi si leggono notizie surreali di un partito che attacca il suo stesso sindaco?». Sel chiede dunque chiarezza in aula, e che «sia istituito un organismo indipendente di accesso alle rilevazioni di controllo sulle emissioni della centrale, chiarezza sui piani di investimento o meno per il passaggio al gas, un ruolo e un coinvolgimento della popolazione e garanzie per un bilancio ambientale per Monfalcone». «Chiederemo – conclude Iacono – una conferenza straordinaria, aperta al ministero, sul futuro della centrale. Vogliamo chiarezza, e prima della campagna elettorale per le regionali». Ad esprimere contrarietà di merito e metodo rispetto agli orientamenti esposti dal sindaco è poi il Collettivo difesa litorale carsico. «Il tavolo tecnico che il sindaco Altran ha proposto sulla centrale – afferma il Collettivo – è un obbrobrio istituzionale. Il sindaco, responsabile della salute della popolazione, deve rispondere in prima persona, e invece delega a un tavolo tecnico imbastito con modalità e tempi ignoti». Il primo cittadino ha annunciato poi che «i progetti di sviluppo dell’impianto di A2a andranno discussi in un secondo tavolo tecnico – prosegue il Collettivo – da attivare entro dicembre, dimenticando che il piano industriale è alle porte, visto che la dismissione dei gruppi a olio ha come scadenza il 13 febbraio 2013». Seguendo il ragionamento poposto dal sindaco – conclude il Collettivo – mentre il primo tavolo tecnico si perderà in inezie, magari ben scritte, A2a presenterà il piano industriale, previsto per ottobre, che non verrà discusso apertamente».

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leggi anche da Il Piccolo del 23 settembre 2012 —   pagina 21   sezione: Regione

L’imprenditore Vescovini: «Serve un piano energetico che dia fiato alle aziende»

Secondo il segretario regionale della Cgil Franco Belci la ristrutturazione della regione passa attraverso «la semplificazione della miriade di enti superflui nati per dare una parvenza di gestione manageriale, come Mediocredito, Promotur, le comunità montane». Secondo il senatore del Pdl Ferruccio Saro «l’attuale assetto del Fvg è insostenibile. Oggigiorno siamo la seconda regione, dopo l’Umbria, che più presenza pubblica – ha affermato Saro -. Se non si taglia a partire dalla prossima legislatura si rischia il disastro». L’imprenditore Alessandro Vescovini chiede alla Regione «un piano energetico serio, basato sul gas, che riduca i costi delle imprese: il futuro non può essere una centrale a carbone che serve soltanto a produrre utili per A2a. E nemmeno un rigassificatore piazzato nel centro di Trieste». Il senatore del Pd Carlo Pegorer si accinge a presentare al Senato una proposta di legge per l’eliminazione delle Province: «Bisogna ripensare gli enti locali in toto. Non possiamo dimenticare che il mondo di oggi è quello del fiscal compact. Il rilancio della specialità deve fare i conti con la crisi».

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