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DAL CARBONE ALLE RINNOVABILI: UN PASSAGGIO OBBLIGATO VERSO LA SALUTE

monfcarbonerIl carbone pulito NON ESISTE

8 GIUGNO 2013

DALLE 17.30 ALLE 20.00

PALAZZETTO VENETO
VIA SANT’AMBROGIO

MONFALCONE

Il carbone è il principale responsabile dell’aumento dell’anidride carbonica e dei cambiamenti climatici!
Monfalcone ha pagato duramente il suo tributo di città martire per i morti d’amianto.
Domanda: quanti lutti hanno prodotto i sessant’anni di carbone e olio combustibile?
A2A disattendendo tutti i protocolli firmati su riconversione e controlli, vuole imporre carbone per altri quarant’anni. Questo non è accettabile.
Possiamo fidarci di un azienda che controlla sè stessa?
Si controlla talmente bene che un unico dipendente è riuscito ad organizzare per lungo tempo un traffico illecito di rifiuti con il contributo della criminalità organizzata.
Cosa è uscito da quel camino? I controllori dell’A2a dormivano?
Il 10% di energia verrà prodotto da “biomasse”: visti i trascorsi saranno “biomasse”a norma?
I cittadini di Monfalcone e di tutti i comuni limitrofi, ove ricadrebbero le polveri e gli inquinanti, vogliono tutelare sia i posti di lavoro dei dipendenti dell’ A2A, sia la loro salute.
Non è una pretesa , è un diritto .

E’ ORA DI DIRE BASTA!

Introduce:
• Liviana Andreossi (Collettivo Difesa Litorale Carsico)
Intervengono:
• prof. dott. Claudio Bianchi (Lega italiana per la lotta contro i tumori – Presidente sez. provinciale Gorizia)
• dott. Marijan Nabergoj (Specialista in pneumologia e medicina del lavoro)
• dott. Alessandro Vescovini (Presidente SBE – Società bulloneria europea)
• dott. Federico Grim (Biologo – Consulente per le industrie e i tribunali su cause ambientali)
Modera:
• dott. Dario Bazzarini (Ph.d. geopolitica delle energie rinnovabili)
L’invito è stato esteso alle rappresentanze politiche e istituzionali di Comuni, Provincia e Regione.
Saranno presenti:
• Senatore Lorenzo Battista
• Deputati Aris Prodani, Walter Rizzetto e Serena Pellegrino

Art. 41 della Costituzione Italiana
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità; sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

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