Nelle scorse settimane nella nostra città e sui mezzi d’informazione si è sviluppato un ampio dibattito sul futuro della centrale elettrica A2A. Vediamo di fare il punto della situazione:
Qual è la situazione attuale?
► La centrale è costituita da quattro gruppi termoelettrici due dei quali alimentati ad olio combustibile che producono 640MW, gli altri due alimentati a carbone e producono 336 MW. Occupa circa 150 dipendenti .
► Attualmente i gruppi ad olio combustibile sono in fase di dismissione, e cesseranno l’attività nel 2013 anche per il costo del carburante che li rende diseconomici.
Cosa vuole fare A2A?
► Il piano industriale recentemente presentato da A2A prevede per la centrale di Monfalcone la sostituzione dei due gruppi a olio combustibile con due nuovi gruppi di pari potenza alimentati a carbone “pulito”. In questo modo l’energia prodotta con il carbone triplicherà.
► Inoltre è previsto l’incenerimento con modalità “sperimentali” di rifiuti.
Il carbone inquina?
► Il carbone per sua stessa natura nella combustione produce più di anidride carbonica di tutti gli altri combustibili fossili. E’ quindi il peggior combustibile per quando riguarda l’emissione di gas-serra
► La combustione del carbone implica sempre la dispersione nell’ambiente di innumerevoli inquinanti. In particolare di: • Polveri (PM2.5); • Composti organici (benzopirene, diossine, benzene) • Microinquinanti inorganici (Cadmio, Cromo, Nickel, Piombo,Mercurio, Arsenico, Vanadio, Silicio)• Isotopi Radioattivi naturali
► La tecnologia del “carbone pulito” consistite in un insieme di tecniche che permettono di ridurre l’emissione di alcuni di questi elementi, ma in nessun caso di eliminarli completamente; inoltre non diminuisce per nulla l’emissione di anidride carbonica. In questo senso il termine “carbone pulito” è a tutti gli effetti una operazione di marketing attuata dalla lobby carbonifera
Quali sono gli effetti sulla salute?
Citiamo solo alcuni degli innumerevoli studi che attestano i danni per la salute della popolazione:
► Lo studio dell’Unione Europea EXTERNE stima che la produzione elettrica a carbone causa 300.000 morti premature all’anno nella UE a 25
► Lo studio del 2006 “Premature Mortality from Proposed New Coal-fired Power Plants, by Public Citizen’s Texas Office” stima in 19 morti annue ogni 660MW prodotti l’effetto delle centrali a carbone del Texas
► Lo studio del 2004 “Franchini, M., et al. – Health effects of exposure to waste incinerator emissions: a review ofepidemiological studies, Ann.” dimostra che le popolazioni che vivono nei pressi delle centrali a carbone registrano incidenze superiori alla media di cancro al polmone, linfomi non Hodgkin, sarcomi, neoplasie infantili
Alla luce di questi fatti il Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico ritiene che:
■ Il previsto piano di triplicamento del carbone alla centrale A2A deve essere fermato. Chiediamo a istituzioni e cittadini di mobilitarsi in questo senso.
■ Vada fermata qualunque sperimentazione presente e futura di incenerimento di rifiuti all’interno della centrale
■ Riteniamo che la riconversione a GAS metano dell’intera produzione della centrale sia l’unica soluzione che tuteli occupazione e salute dei cittadini
■ Chiediamo alle istituzioni di uscire dalla colpevole inerzia che ha fatto rimanere lettera morta il protocollo sottoscritto nel 2004 da Provincia di Gorizia, Regione FVG e Comune di Monfalcone e Endesa (all’epoca proprietaria della centrale) e che prevedeva appunto la sua conversione a metano
■ Stigmatizziamo il comportamento dell’amministrazione comunale di Monfalcone che nella discussione avviata nell’agosto 2012 con A2A, così come ampiamente riportato dalla stampa, ha inizialmente avallato il progetto “tutto carbone”. A seguito della levata di scudi delle associazioni ambientaliste, prima fra tutte la nostra, e di alcune forze politiche l’intesa si limita ora a prevedere un tavolo di monitoraggio dell’inquinamento finanziato da A2A che in questo modo “controllerà i controllori”
Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico
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