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Il sindaco tace su A2A

Il Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico aspetta da fine luglio di incontrare il sindaco per un confronto sul futuro della centrale termoelettrica A2a di Monfalcone. Abbiamo sollecitato l’incontro per aver lumi sull’accordo firmato ad agosto dal sindaco e dall’amministratore delegato di A2a. Dopo una serie di rinvii si era stabilito un incontro per il 17 di ottobre, purtroppo impegni improrogabili del sindaco hanno fatto slittare nuovamente l’incontro a data da destinarsi. Tante sono le domande senza risposta, domande che si sono acuite dopo le dichiarazioni e le interviste televisive del sindaco.
Da quanto è dato sapere la signora che governa Monfalcone ha sottoscritto un accordo che rende carta straccia l’impegno a metanizzare i gruppi ad olio combustibile della centrale e dà implicitamente il beneplacito ad A2a per la riconversione a carbone. Perchè? A chi giova?
Dalle notizie apparse sulla stampa sembra che le peculiarità del piano aziendale saranno la riconversione a carbone dei gruppi ad olio combustibile  e l’istallazione di un inceneritore travestito da “sperimentazione per rifiuti differenziati”. Dopo aver letto queste novità il sindaco, con quella che benevolmente definiamo “ingenuità disarmante”, si domanda se è vero che esiste il carbone pulito e che personalmente, è contraria alle centrali a carbone. Che dire? Parafrasando eminenti scienziati si potrebbe rispondere al sindaco che il carbone pulito si può paragonare all’acqua asciutta: non esiste. Si potrebbe ricordare al sindaco che il ministro dell’ambiente ha parlato di decarbonizzazione del Paese e che l’anidride carbonica è la principale responsabile dell’innalzamento della temperatura del pianeta. Si potrebbe dire che le persone si ammalano, che l’inquinamento ambientale è il principale responsabile dell’aumento delle malattie tumorali e che una centrale a carbone ed un inceneritore a meno di un chilometro dalla piazza di una città è un atto degno di un Pese incivile e corrotto.
Nel 2013 ricorrerà il cinquantesimo anniversario del disastro del Vajont. Un anniversario che dovrebbe indurci a riflettere sulla tendenza ricorrente degli amministratori italiani a valutare con due pesi e due misure gli interessi dei grandi gruppi economici e la salute dei cittadini che li hanno eletti.

COLLETTIVO PER LA DIFESA DEL LITORALE CARSICO

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qui l’articolo de Il Piccolo del 15 ottobre 2012

«Il sindaco tace su A2A»

Collettivo del Litorale carsico va all’attacco dell’Altran

«Il Collettivo per la Difesa del Litorale Carsico aspetta da fine luglio di incontrare il sindaco per un confronto sul futuro della centrale termoelettrica A2A di Monfalcone. Abbiamo sollecitato l’incontro per aver lumi sull’accordo firmato ad agosto dal sindaco e dall’amministratore delegato di A2A. Dopo una serie di rinvii si era stabilito un incontro per il 17 di ottobre, purtroppo impegni improrogabili del sindaco hanno fatto slittare nuovamente l’incontro a data da destinarsi» Durissima la critica dell’associazione nei confronti del sindaco di Monfalcone, Silvia Altran. Anche perchè, spiegano in una nota, sono «tante le domande senza risposta che si sono acuite dopo le dichiarazioni e le interviste televisive del sindaco».

«Da quanto è dato sapere – dice la nota in tono caustico- la signora che governa Monfalcone ha sottoscritto un accordo che rende carta straccia l’impegno a metanizzare i gruppi ad olio combustibile della centrale e dà implicitamente il beneplacito ad A2A per la riconversione a carbone. Perchè? A chi giova?»

Dalle notizie apparse sulla stampa, ricorda la nota, sembra che le peculiarità del piano aziendale saranno la riconversione a carbone dei gruppi ad olio combustibile e l’istallazione di un inceneritore travestito da “sperimentazione per rifiuti differenziati”. «Dopo aver letto queste novità il sindaco, con quella che benevolmente definiamo “ingenuità disarmante” – insiste il Comitato – si domanda se è vero che esiste il carbone pulito e che personalmente, è contraria alle centrali a carbone. Che dire? Parafrasando eminenti scienziati si potrebbe rispondere al sindaco che il carbone pulito si può paragonare all’acqua asciutta: non esiste».

La nota spiega che si potrebbe ricordare al sindaco che il ministro dell’ambiente ha parlato di decarbonizzazione del Paese e che l’anidride carbonica è la principale responsabile dell’innalzamento della temperatura del pianeta.

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