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FUNERALE A PORTE CHIUSE PER UN BINARIO MORTO

Questo lo slogan che ha caratterizzato il presidio – che si è trasformato in una manifestazione con corteo – del 31 maggio a Monfalcone.

Lo avevamo preannuciato e mentre amministratori e tecnici si sono rinchiusi all’Hotel Palace (ex albergo impiegati), ieri un centinaio di persone – che considerando la realtà del monfalconese e l’orario disagevole sono una cifra notevole – ha dato vita ad una sfilata tra bandiere, striscioni, padelle, fischietti, tamburi e musica: momenti di lotta con un entusiasmo trascinante.

Gli slogan contro la TAV e per la difesa del territorio si sono sentiti anche dentro “il palazzo”, non a caso all’ultimo momento parte dei lavori del convegno si sono tenuti a porte aperte, modificando l’originaria impostazione che non contemplava la partecipazione di un pubblico non addetto ai lavori, segno che gli organizzatori hanno subito il colpo delle critiche dei NO TAV, dovendo così prendere atto che esiste anche a Monfalcone l’opposizione a questa grande e dannosa opera contro il nostro territorio.

Alcune delle domande poste fuori dal “palazzo” sono sul corridoio 5, che non c’è più: Portogallo e Ucraina si sono autoesclusi e la Slovenia viene dallo stesso Illy, redivivo per l’occasione, chiamata fuori. Quindi, il “trapasso” del Corridoio 5 conferma l’inutilità di quest’opera,  e mette in evidenza quanto più volte ribadito dal movimento NO TAV rispetto all’esigenza di ammodernare le linee ferroviarie storiche. E’ per questo che, considerate le reali necessità del territorio e della trasportistica, richiediamo un intervento risolutivo del nodo ferroviario del bivio di San Polo, estrapolandolo dal progetto in fase esecutiva dell’alta velocità e, conseguentemente, dalla legge Obiettivo.

Alla luce di questi fatti i manifestanti chiedono a tutte le amministrazione locali del Friuli Venezia Giulia interessate alla tratta Mestre/Trieste, di esprimersi con un rifiuto senza ambiguità del progetto TAV e che lo stesso non sia finanziato e venga definitivamente archiviato.

Chiediamo inoltre che i soldi per questa opera – concepita in un periodo in cui c’era l’utopia dello sviluppo illimitato del capitale – vengano destinate alle opere di quotidiana utilità  per i cittadini/e e alla messa in sicurezza del Paese. Il dramma dei terremoti rende evidente il dissesto idrogeologico che sta polverizzando la vita dei cittadini e la principale materia prima del nostro Paese:  i beni ambientali e culturali, è questa l’economia che va salvaguardata prioritariamente.

Video su youtube

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Servizio Tg3 FVG delle ore 19:30 – 01.06.12  (da facebook)

da Il Piccolo del 01 giugno 2012

Contestazione “No Tav” ieri pomeriggio davanti all’Europalace, dove si è tenuto un worshop sui collegamenti porto-hinterland, che ha preceduto il convengo internazionale in programma oggi. Una quarantina di manifestanti, verso le 18, si è piazzata in mezzo alla strada sotto l’attento sguardo di un nutrito numero di poliziotti e carabinieri. La manifestazione si è protratta per oltre mezz’ora senza però nessuno strascico. Oggi intanto, come detto, alle 9, sempre all’Europalace, inizia un importante convegno sulla nuova dimensione centro-europea dei traffici intermodali, che vede la partecipazione, fra gli altri, di quattro parlamentari europei, dell’assessore regionale ai Trasporti Riccardi, del presidente provinciale della Confindustria Giuseppe Bono, del Dipartimento di pianificazione della città di Vienna e di rappresentanmti delle Ferrovie italiane, austriache e ungheresi. L’iniziativa rientra nel progetto Seta, di cui è capofila il Governo regionale austriaco del Burgenland, che ha come obiettivo il miglioramento dell’accessibilità e l’armonizzazione dei sistemi di trasporto passeggeri e merci fra la rete portuale dell’Alto Adriatico e il Centro Europa. Il progetto Seta prevede una serie di studi, che saranno discussi nel convegno, per individuare le difficoltà da rimuovere e favorire l’armonizzazione dei diversi sistemi logistici regionali al fine di sviluppare un sistema di trasporto ferroviario e portuale più efficiente.

da Info-action

Monfalcone: ed alla fine abbiamo fatto anche il corteo

Foto del presidio-manifestazione No Tav di oggi giovedì 31 maggio  a Monfalcone. Poco meno di un centinaio di persone ha partecipato ad una coloratissima, vivace ed incisiva manifestazione in corrispondenza al convegno della SETA sulla trasportistica del sud europa.

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